Devo ammettere che il tema anoressia è molto approfondito ed è come se ci trovassimo nella mente malata di Lia, la ragazza affetta. Il problema del libro non è, infatti, il tema trattato o la maniera in cui viene trattato un tema pesante e difficile, ma piuttosto la trama e la scrittura.
Qui sotto trovate i 5 principali difetti di "Wintergirls".
- La scrittura è orribile. Lo so, sono gusti personali ma a me non è piaciuta affatto. Non so se sia un problema di traduzione o dell'autrice stessa ma è scritto con troppa staticità. C'è la contrapposizione tra fatti e pensieri attraverso <del>la cancellatura dei pensieri della ragazza<del>, fatto che mi ha fatto innervosire ogni santa volta. E questo accade minimo 5 volte a pagina. L'apice è stato raggiunto quando in un capitolo della lunghezza di tre pagine c'è scritto solamente "Non. Devo. Mangiare.". Beh, se non sai cosa cazzo scriverci su 'sto libro non lo scrivere per niente. Le descrizioni sono orrende, brutte, a volte vomitevoli.
- La trama è inesistente. 300 pagine di nulla. Vengono inseriti dei personaggi, come il ragazzo che conosce al motel, che compare e sembra che sarà lui a farla guarire e sembra che sarà un personaggio chiave di tutta la vicenda, il sacro custode del mistero, e poi scompare come se non fosse mai esistito.
- Le metafore penso che abbiano fatto rivoltare nella tomba Dante, Petrarca, Ariosto e Manzoni contemporaneamente nel momento in cui il libro è stato pubblicato.
AUTORE: LAURIE HALSE ANDERSON
CASA EDITRICE: GIUNTI
TITOLO: WINTERGIRLS
PREZZO: 5,90 €
VALUTAZIONE: ☆☆
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